La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no. (Angelus Silesius)

Il fiore più raccontato, più regalato, più ritratto. Simbolo di bellezza irraggiungibile. Fiore rappresentato in ogni colore, che racconta l’amore virginale di Maria così come la passione del Tango.

Per questo la Rosa, per questo il bello per il bello, per questo un simbolo unico che racconta di miti antichi, il fiore che gli antichi greci ricollegavano al mito di Venere e che, di cultura in cultura, fino ai Templari, ha continuato a rappresentare l’amore più divino.

Le Rose di Valentina sbocciano nel bianco e del nero, brillano di paillette e di cristalli, giocano a nascondino con i propri riflessi.

Sono lì a incorniciare il tuo volto e a raccontarti come sei e a proteggerti con la forza di un simbolo eterno.


The rose is without why.
It blows because it blows.
It thinks not of itself,
And no display it shows.

(Angelus Silesius)

The flower most  been told, most given, most painted. It symbolises  the unapproachable beauty. A flower that is represented in every colour, it tells Mary’s virginal love , as well as the Tango’s passion.

That’s the reason of a Rose, that’s the reason for the Beauty as the Beauty, that’s the reason of a unique symbol that tells about the ancient myths, the flower that the ancient Greeks used to associate to the Myth of Venus, and that, from a culture to another, up to the Templars, the Rose went on representing the most divine love.

Le Rose di Valentina bloom in black and white, they sparkle with their sequins and crystals, they play hide and seek with their glints.

They frame your face, they tell you who you are, and protect you with the power of an eternal symbol